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RDB Riunione 2015 – novembre – i temi trattati

L’intervento di Elisabetta Gaddoni, il “Ritratto di signora italo-berlinese” di questa sera,  è stato lo spunto per interessanti riflessioni sulla presenza (o assenza!) delle donne italiane nei media tedeschi, ancora ben lontani dal riflettere la composizione multiculturale della società in cambiamento. Questo vale in particolare in una metropoli come Berlino, ricca di persone provenienti da tutto il mondo, con competenze, talenti e punti di vista che restano, troppo spesso, senza voce oppure confinati nella nicchia etnica dei media destinati alle relative community. Indubbiamente nell’ambito dei media e della comunicazione la padronanza della lingua è un fattore determinante. L’”immigrazione” è un argomento già ben definito e si corre quindi il rischio, talvolta, che le competenze professionali o universitarie dei singoli immigrati passino in secondo piano. Ma questi ultimi hanno, da parte loro, la responsabilità dell’apprendimento della lingua. Spesso per praticità molte donne preparate e con esperienze professionali significative si orientano, una volta arrivate in Germania, in campi professionali in cui si parla solo italiano o inglese, precludendosi la possibilità di poter partecipare a corsi di formazione e tirocini, o collaborare con i media locali. Ma è importante ricordare che il giornalismo di oggi non è più centrato sulla parola come quello tradizionale, ed il lavoro in team con colleghi di madrelingua tedesca può essere d’aiuto dal punto di vista linguistico.

Un ente che cerca di scardinare alcune dinamiche proprio dall’interno, in ambito di media e comunicazione, è il Neue Deutsche Medienmacher, di cui Elisabetta è membro: un’associazione che riunisce donne che lavorano nei media, con o senza esperienza migratoria. http://www.neuemedienmacher.de

Queste considerazioni hanno aperto una riflessione generale sull’importanza della lingua tedesca anche per comprendere meglio la cultura del paese ospite. Molte di noi hanno portato la propria esperienza e Elisabetta ci ha segnalato anche un articolo che scrisse tempo fa https://www.freitag.de/autoren/der-freitag/getrennt-bitte-2013-ein-satz-wie-eine-axt

Vengono segnalate alcune posizioni aperte per tirocini formativi e stage, promossi dal Grimme Insititut o dalla Heinrich-Böll-Stiftung, in cooperazione con la TAZ, destinati a giovani on Immigrationshintergrund. Elisabetta invita le interessate, oltre a migliorare la conoscenza della lingua, anche a trovare coraggio e a proporre contenuti che poi possono essere supportati e raffinati da esperti o partner tedeschi.

La serata si è poi conclusa con la presentazione di due nuove partecipanti: Grazia Orlandini, in Germania da molti anni ma a Berlino da tre, che offre un aiuto pratico ai nuovi arrivati per questioni burocratiche (qui la sua pagina https://www.facebook.com/pages/Benvenuti-a-Berlino/1439104709721398 e presto sarà disponibile una sua intervista con i dettagli sul blog di RDB); ed Irene, arrivata a Berlino dopo aver vissuto a Monaco, che si occupa di restauro nel cinema.

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Prossima Riunione 2015 – novembre – ELISABETTA GADDONI

Per la serie “ritratti di signora italo-berlinese” ReteDonne Berlino é lieta di ospitare Elisabetta Gaddoni, che oltre a raccontare la sua storia, aprirà una discussione sulla presenza delle donne italiane nei media tedeschi.

Elisabetta Gaddoni

Elisabetta Gaddoni

Elisabetta è arrivata a Berlino per la prima volta nel 1985, per poi trasferirvisi definitivamente nel 1989. Dopo la laurea ha organizzato scambi giovanili internazionali e lavorato prima in un teatro, poi per un’agenzia di concerti, finché nel 2000 le è stata offerta la possibilità di fare trasmissioni musicali per “RadioMultikulti”, il  programma multiculturale dell’RBB. Tuttora lavora come giornalista per diversi programmi radio (RBB Kulturradio, Funkhaus Europa e altri) e per alcune riviste, occupandosi di musica, cultura del cibo, ambiente e temi culturali e sociali in generale. Nel nostro incontro Elisabetta racconterà della sua esperienza nel mondo dei media tedeschi.
Un aspetto che le dispiace constatare infatti è la scarsità di donne italiane nei media berlinesi, nonostante l’arrivo in massa, negli ultimi anni, di persone qualificatissime. Spesso le difficoltà linguistiche fanno sì che donne preparate e con esperienze professionali significative una volta arrivate in Germania si orientino solo su situazioni lavorative in cui si parla italiano o inglese, invece di investire tempo ed energia per acquisire un livello linguistico in tedesco sufficiente a poter partecipare a corsi di formazione e tirocini o collaborare con media locali. Il  giornalismo di oggi infatti non è più così centrato sulla parola come quello tradizionale; inoltre il lavoro in team con colleghi di madrelingua tedesca può essere d’aiuto dal punto di vista linguistico, specialmente nella fase iniziale.
I media tedeschi sono ancora ben lontani dal riflettere la composizione multiculturale della società. Una società in cambiamento come quella attuale, in particolare in una metropoli come Berlino, è composta invece di persone che arrivano da tutto il mondo e portano  con sé competenze e punti di vista che restano troppo spesso senza voce o confinati nella nicchia etnica dei media destinati alle community. Come fare affinché ci sia più scambio e contatto fra le persone e i temi che circolano nei media delle community e nei media ‘ufficiali’?

Se ne parlerà lunedì 16 novembre alle 18:30 al Café Orange (http://www.cafe-orange-berlin.de/)

RADIOCOLONIA intervista Tania Tonelli

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Nata a Viareggio nel 1982, Tania Tonelli ha studiato storia dell’arte a Pisa, approdando poi a Berlino con una borsa di studio del programma Erasmus. Il fascino a volte brusco della capitale non l’ha lasciata più: qualche anno dopo Tania si è trasferita definitivamente a Berlino, dove ha approfondito con corsi e tirocini le sue conoscenze del mercato dell’arte. (Ascolta l´intervista completa di Elisabetta Gaddoni al link: www.funkhauseuropa.de)