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Congratulazioni all’ “Italiana dell’anno” Amelia Massetti

Archivio Comites Berlin

Italiana dell’anno è Amelia Massetti. Il Comites Berlino, con il patrocinio dell’Ambasciata Italiana a Berlino e dell’Istituto Italiano di Cultura, ha accolto la proposta di Lisa Mazzi di premiare Amelia Massetti, membro di ReteDonne Berlino,  per il suo progetto Artemisia. Quest’ iniziativa è un importante contributo all’inclusione di persone diversamente abili e delle loro famiglie in una rete educativa e sociale grazie al sostegno logistico e morale che offre loro.

ReteDonne Berlino è stata incubatrice del progetto Artemisia e Lisa Mazzi ha accompagnato Amelia e la figlia Lia alla premiazione con un encomio a loro dedicato.“Sono molto felice”– afferma Lisa Mazzi in occasione della premiazione – “che la proposta di conferire ad Amelia Massetti il premio „Italiana dell’anno“ sia stata coronata da successo. Portando lei alla luci della ribalta, si fa luce su un aspetto particolare della nostra società, cioé quello dell’inserimento dei diversamente abili nel sistema educativo e lavorativo a Berlino e in tutta la Germania. (…)

”Questo lungo cammino, fatto di speranze, delusioni e scontri con la realtá Amelia ce lo ha raccontato quando è venuta l’anno scorso alla nostra associazione ReteDonne sede di Berlino e da questo racconto è apparso subito chiaro che la problematica non doveva essere solo un racconto di vita all’interno dell’Associazione, ma era necessario renderlo pubblico e mettere questa esperienza al servizio della comunitá italiana in Germania. E cosí l’interesse è cresciuto a macchia d’olio sia tra persone coinvolte che tra operatori, psicologhe, insegnanti, terapeuti di vario genere, entusiasti di poter dimostrare il valore della pedagogia italiana nel campo della diversa abilitá. È nato il progetto Artemisia per dialogare con le istituzioni berlinesi sull’inserimento dei diversamente abili e ora una associazione senza scopo di lucro vera e propria. Ed è giusto quindi che, per il cammino personale di prima e il cammino supportato di ora, Amelia riceva questo riconoscimento”.

Congratulazioni Amelia e Lia!

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RDB riunione 2016 – maggio – i temi trattati

La serata si apre con la presentazione di Paula, argentina di origine italiana, un avvocato con master in Relazioni Internazionali che si è occupata di diritti delle donne. Paula è a Berlino da meno di due mesi e viste le tematiche trattate da ReteDonne, ha deciso di partecipare a questo nostro incontro.

 

Successivamente Amelia Massetti del Progetto Artemisia (l’associazione che ha al centro il tema

dell’inclusione dei disabili) ci aggiorna sulle nuove attività, tra le quali la partecipazione alla rassegna “Cinema Aperitivo” che Mara Martinoli organizza al Babylon Kino. Mara ha programmato per il giorno 5 giugno la proiezione del film ” Chiavi di casa” di G. Amelio, al termine del quale verrà presentata Artemisia, oltre agli interventi da parte di RDB e dell’IIC.

 

Dora ha in questo periodo lavorato alla scrittura dello Statuto di Artemisia, per la registrazione ufficiale come Associazione “e.V.” e la possibilità di accesso al finanziamento delle attività che si prevedono nell’ambito del teatro, manipolazione, scrittura, fotografia, con workshop documentati.

 

La riunione di RDB prosegue con un dibattito sulla questione del Referendum sulla riforma della Costituzione, dibattito che sarà sicuramente ripreso nei successivi incontri. seguenti punti:

 

  1. sulla rivista quadrimestrale on line CLIC2000 (Francoforte, Marcella Continenza) c’è un’intervista dell’avvocato Rosa Perrone sul libro “Tutela oltre frontiera” di Marinella Colombo, sul tema dei diritti dei bambini e dei figli contesi. Abbiamo la possibilità di partecipare on line al dibattito. Se interessate guardate manche qui: http://jugendamt0.blogspot.it

 

  1. Durante la presentazione a Brema del libro di Lisa Mazzi “Donne mobili” da parte delle

donne presenti è stato manifestato interesse a fondare un gruppo di RDB in

quella città e a venire a Berlino per visitare la nostra mostra al MEK.

 

  1. A fine settembre si terrà a Lipsia il Convegno annuale di ReteDonne sul tema

MEDICINA DI GENERE: Donne e Salute. Sono già in atto contatti con le

“Donne Visibili”

https://ledonnevisibili.wordpress.com/ e l’associazione Kunstkraftwerk

http://www.kunstkraftwerk-leipzig.com/. Anche grazie alla presenza della

Dott.ssa Mantovani Kochatelier, oncologa italiana proprietaria della sede

dell’associazione Kraftwerk (e attiva già in ambito culturale

http://hausleben.org/pink-shoe-day/, si

aprirà il dibattito a vari argomenti come prevenzione, oncologia, psicologia,

farmacologia, diagnosi, alimentazione, dipendenze…

 

  1. il 18/19 giugno a Potsdam si terrà il convegno federale dell’associazione

Donne Migranti (DaMigra http://www.damigra.de) , alla quale RD è affiliata. Le

socie possono partecipare.

 

  1. Il Gruppo Museo riprenderà il progetto di pubblicazione cartacea del catalogo

della Mostra di RD al MEK di Berlino (http://www.smb.museum/museen-undeinrichtungen/

museum-europaeischer-kulturen/ausstellungen/detail/erfuellbaretraeume-

italienerinnen-in-berlin.html) e si prevede un incontro a breve.

 

  1. il 3 luglio ci sarà l’evento culinario al Museum Europaeischer Culture

organizzato da RDB con il ristorante “A Muntagnola” : il tema sarà l’incontro

della tradizione lucana con la Germania. Presto dettagli qui http://

http://www.smb.museum/museen-und-einrichtungen/museum-europaeischer-kulturen/

veranstaltungen/kalender.html

 

 

La prossima riunione è fissata il 20 giugno.

ARTEMISIA-Rete nuclei familiari italiani residenti in Germania con figli o familiari diversamente abili

Amelia Massetti, con il sostegno di ReteDonne Berlino, ha pensato di avviare ARTEMISIA, un progetto per una rete di nuclei familiari italiani residenti in Germania con figli o familiari diversamente abili.

Amelia e Lia

Amelia e Lia

Amelia si é trasferita a Berlino nel 1988, dove qualche mese prima della caduta del muro é nata sua figlia, Lia Nadine, una persona Down.

Da quel momento Amelia ha intrapreso un percorso di vita completamente diverso da quello che si immaginava: dopo vari tentativi di rientro in Italia, é rimasta  a Berlino, dove ha intrapreso diverse battaglie per l’integrazione della figlia nel contesto scolastico e lavorativo (attualmente Lia è assunta regolarmente come artista presso il Theater Thikwa).

Prima di trasferirsi a Berlino, Amelia ha lavorato a Roma:inizialmente nel Teatro per ragazzi (che organizzava tra le altre attività anche centri estivi e campi scuola in collaborazione con il comune di Roma), poi è diventata membro del direttivo dell’Arci Donna Nazionale, promuovendo diversi progetti a carattere culturale e politico per le donne che  volevano esserne promotrici  su tutto il territorio nazionale. Con questa associazione Amelia fondò  il primo centro Baby Sitter, volto a rendere visibile e riconoscibile la qualificazione del lavoro di questa  figura professionale.

L’idea di creare un centro per famiglie e nuclei familiari con persone diversamente abili in Germania, nasce dalla personale esperienza di Amelia, che nel corso degli anni si è trovata da sola a sostenere sua figlia Lia, nel tentativo di renderle la vita più integrata possibile nel tessuto sociale tedesco. Questo percorso ha comportato una serie di ulteriori difficoltà burocratiche e giuridiche dovute al fatto di essere straniera, e quindi connesse con leggi e regolamenti diversi da quelli italiani.

Avendo quindi acquisito una serie di capacità ed informazioni preziose per superare alcuni di questi ostacoli, tra gli obiettivi che Amelia vorrebbe raggiungere insieme alle persone che aderiscono ad ARTEMISIA, si elencano:

    • Il centro dovrebbe diventare un punto di riferimento per affrontare le problematiche quotidiane relative all’integrazione in ambito sociale, scolastico e lavorativo in Germania delle persone diversamente abili.
    •  Il centro potrebbe essere un valido appoggio nell’adempimento delle pratiche burocratiche necessarie al conseguimento dei sostegni sociali e i diritti   delle persone diversamente abili, e al reclutamento di personale qualificato italiano che possa andare incontro alle esigenze linguistiche e culturali differenti, favorendo lo sviluppo e l´autonomia delle persone.
    • Il centro potrebbe sviluppare progetti propri per individuare case famiglie con strutture  differenti al fine di contribuire a mantenere la soggettività della cultura italiana.
    •  In base alla disponibilità degli interessati, il centro potrebbe organizzare gruppi di incontro per la visita di eventi culturali, viaggi in Italia o visite tra i nuclei familiari presenti sul territorio tedesco.
    • Il centro vorrebbe diventare un’interlocutore politico in occasione dei dibattiti sul tema della disabilità a livello cittadino, federale e europeo.

 

Gli interessati possono risiedere in città diverse, ma i contatti verranno mantenuti tramite incontri mensili nelle varie città, corrispondenza elettronica e conferenze skype. Per maggiori informazioni www.artemisiaprojekt.de , su FB :Artemisia oppure scrivete a info@artemisiaprojekt.