
Foto di Barbara Bernardi e Linda Paganelli
Qualcuna di noi è venuta a Berlino perché ha trovato un lavoro nel proprio campo, qualcuna perché qui ha sentito la forza di provare a lavorare nel campo di interesse. Qualcuna è venuta per amore, qualcun’altra per l’infatuazione per questa città così diversa. Qualunque sia il motivo che ci ha attirato in Germania, la maggior parte di noi ha lasciato qualcosa nel luogo che prima chiamava casa – e che spesso ancora chiama casa. Che sia la famiglia, i ricordi, le sensazioni – ad un certo punto molte di noi si accorgono di avere nostalgia di casa.
Proprio la nostalgia di casa è stato il tema affrontato nel workshop ideato dalle artiste Barbara Bernardi e Linda Paganelli e organizzato da ReteDonne Berlino grazie alla possibilità data dal progetto di Damigra e.V., “MUT Macherinnen*”, con il sostegno del Ministero federale tedesco dell’Interno e dal Ministero federale tedesco della Famiglia.
Undici donne migranti si sono confrontate rispetto al loro sentirsi a casa e hanno condiviso le loro storie di vita in cui, per una ragione o per l’altra, hanno deciso di cambiare residenza. Ognuna delle partecipanti ha avuto l’occasione di esprimere le proprie emozioni sul cos’è casa quando di case se ne hanno più di una, dove si sente a casa, cosa la fa sentire a casa e che cose le manca di casa.
Nella condivisione le donne che hanno partecipato al workshop hanno trovato un gruppo con cui poter iniziare un dialogo che permettesse ad ognuna di sentirsi capita, ascoltata e rispettata. “Questa fase è stato un momento importante per permettere di prestare attenzione e riguardo ad ogni storia personale. Questo ha permesso alle partecipanti di sentirsi emancipate e sicure di sé grazie al rispetto e ascolto reciproco che ognuna ha mostrato nei confronti delle altre donne” racconta Barbara Bernardi.
Con la guida di Linda Paganelli e Barbara Bernardi le partecipanti al workshop hanno poi elaborato le loro emozioni rispetto alla nostalgia di casa in opere artistiche, esprimendosi attraverso immagini o parole a seconda della propria preferenza. “In questo secondo appuntamento l’integrazione del gruppo si rafforzata molto, le partecipanti si sono confrontate tra di loro con più disinvoltura. Alcune partecipanti hanno stretto un legame tale per cui si sono messe d’accordo per continuare a collaborare su alcuni progetti al di là del workshop”, spiega Linda Paganelli.
Barbara e Linda sono molto orgogliose di aver dato a queste donne un’occasione per esprimersi e di averle sostenute in questo processo artistico. Per molte di loro, il workshop ha offerto loro un motivo per esporre una propria opera, oltre a dare loro il contesto e il luogo per farlo.
Ecco che la nostalgia di casa diventa meno opprimente: la riflessione e la condivisione di emozioni sono anzi la fonte di nuove amicizie e nuovi orizzonti.
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